Da 30 anni l'Italia è in Internet. Ma il divario digitale resta.

Per festeggiare i 30 anni dalla prima connessione a Internet italiana, Matteo Renzi ha annunciato l'Internet Day: 29 e 30 aprile scuole, enti ed associazioni sono stati coinvolti in una serie di eventi. La speranza è che non sia stata solo una festa ma il primo passo verso la banda larga per tutti. Il 2020 è vicino.

Il 30 aprile del 1986 per la prima volta l’Italia si è connessa alla rete, precisamente ad Arpanet, la rete statunitense utilizzata dai militari e dagli istituti di ricerca che si sarebbe poi evoluta in Internet così come lo conosciamo oggi. Il primo segnale partito dal Centro Universitario per il Calcolo Elettronico di Pisa arrivò alla stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania a conclusione di un progetto pioneristico voluto e realizzato tra gli altri da Stefano Trumpy, Luciano Lenzini e Blasco Bonito, tutti uomini del CNR.

La notizia passò pressoché inosservata sui rotocalchi dell’epoca, impegnati con l’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl e la crisi del governo Reagan negli Stati Uniti.

Sono state diverse le manifestazioni in cui , con la regia del MIUR , approfondire il senso della rete, le opportunità che ha creato e le competenze necessarie a difendersi dai pericoli.

È stato pubblicato un sito ad hoc e si svolgeranno anche attività nei prossimi mesi in ogni regione rivolte ai cittadini, alle imprese ed ai servizi della pubblica amministrazione nelle quali saranno interessati associazioni, enti e privati.

Ovviamente Internet è una rivoluzione se tutti ne possono usufruire, e in un Paese dove il Digital Divide è una realtà più che tangibile (e in cui i dati relativi alle connessioni ci pongono sempre nella parte bassa di ogni classifica per non parlare del dato istat dove quasi 22 milioni di italiani non si sono mai connessi ad internet ) ci si augura che un evento del genere non abbia avuto un valore puramente simbolico.

Il Governo, dal suo canto, lancerà il primo di una serie di bandi ad giugno con il quale assicurare a tutti i cittadini entro il 2020 la connessione Internet ad alta velocità.

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