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II municipio, tra verde, musica e università

Il secondo municipio si estende dal centro di Roma verso nord e comprende l’importante complesso della prima università degli studi di Roma “La Sapienza”, quartieri caratteristici come San Lorenzo, zona universitaria nota per la movida e il Verano, quartiere famoso per la presenza del cimitero monumentale.

La principale caratteristica di questo municipio, però, è la presenza di numerosi e grandi spazi verdi, che regalano ai diversi quartieri colori insoliti e panorami davvero incredibili per una metropoli. Tra queste spiccano, senza dubbio, Villa Ada (la più grande villa di Roma con 180 ettari), Villa Borghese e Villa Torlonia, famosa perché divenne, negli anni ’20, la residenza di Mussolini e della sua famiglia. Vicino a uno di questi splendidi spazi verdi, Villa Glori, sorge l’Auditorium Parco della Musica, fiore all’occhiello dell’architettura moderna romana che ospita quotidianamente spettacoli, eventi e concerti di carattere internazionale.

Accademia Nazionale di Santa Cecilia, le mille note d’aprile all’Auditorium

Il complesso dell’auditorium permette di godere di tutti i sensi e di tutti i piaceri legati all’arte. Quotidianamente vengono promosse e proposte una serie di iniziative che si aggiungono alle attrazioni permanenti come i musei e le sale multimediali. In particolare ad Aprile, insieme agli spettacoli e alle esibizioni di cantautori italiani, sono previsti una serie di concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, a cui sono anche legate iniziative e conferenze collaterali.

Si inizia dal primo di aprile con il concerto dedicato alla Vienna di fine ‘800 e inizio ‘900, diretto dal maestro Vladimir Jurowski che accompagnerà l’orchestra nell’esecuzione della prima sinfonia di Mahler “Il Titano” (1889) e la sinfonietta di Zemlinsky.

Altro appuntamento da non perdere, oltre ai consueti aperitivi musicali e le domeniche in musica, è il concerto di Rudolph Buchbinder, pianista leggendario e cesellatore di suoni che dedicherà la serata del 12 aprile alle note di Beethoven e Schubert, a cui ha dedicato 50 anni della sua carriera.  Nel recital romano la Sonata op. 13 "Patetica", smagliante esempio del focoso temperamento dell'autore e la Sonata op. 57 "Appassionata", una delle predilette di Beethoven. A completare il quadro dell'atmosfera musicale viennese di quegli anni e in contrasto con l'impeto della scrittura beethoveniana i Quattro Improvvisi op. 90 D 899 di Schubert.

Alla fine di Aprile, dal 20 al 22, tre giorni dedicati al talento di Evgeni Bozhanov, pianista bulgaro vincitore di numerosi Premi come lo "Sviatoslav Richter" di Mosca, il "Queen Elisabeth" di Bruxelles e il noto "Van Cliburn" texano. Insieme al coro e all’orchestra di Santa Cecilia, Bohzanov, diretto da Juraj Valčuha proporrà il Concerto per pianoforte n. 3 di Ludwig van Beethoven, una partitura in cui il pianoforte dialoga vigorosamente con l'orchestra; il Canto Elegiaco op. 118 di Beethoven e il Concerto per orchestra di Bartók, organizzato dal suo autore come un gioco strumentale, in cui le sezioni dell'orchestra interagiscono tra loro in maniera virtuosistica.

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